MANIFESTO DEL MIO AMORE PER #GENOVA

Amo questa citta’ e la sua gente, e ne porto un pezzo dentro di me ovunque io vada.

La mia citta’ esercita su di me un fascino potente.

Vivo lontana da #zena da molti anni, eppure lei continua a stregarmi, ad ammaliarmi ogni volta che torno a farle visita.

Amo i suoi colori, le sue contraddizioni, la sua superbia, l’ostentato sfarzo di #viagaribaldi contrapposto alla perversione visibile a solo pochi metri, e ormai iconizzata, di #viadellaMaddalena.

Dai suoi punti panoramici si apprezza la tenacia, e solo si puo’ intuire la fatica di chi ha costruito questa citta’, rubando faticosamente e testardamente al mare metri quadrati dove edificare, non sempre con criterio.

Le sue strade ripide, cosiddette “creuze”, che impongono a chi deve percorrerle ogni giorno di mantenersi in forma.

Il mare, omnipresente nella vita dei genovesi: anche chi non lo vede dalla finestra o non deve per forza costeggiarlo per andare al lavoro, e’ comunque obbligato a respirarne l’odore, a sentirselo addosso – perche’ s’impregna sui panni stesi – o a percepirne l’umida carezza sugli oggetti.

#FUGASSA, #PESTO, DIFFIDENZA CHE SI TRASFORMA IN LEALTA’

Amo la sua ritrosia, geneticamente tramandata ai sui abitanti: quella sorta di menefreghismo, di strafottenza, di avarizia, di cinismo palesati verso gli stranieri, ovvero i “furesti”; sentimenti e atteggiamenti che si trasformano in breve tempo in amicizia senza fine, lealta’ assoluta, capacita’ di compromettersi, generosita’ incalcolabili e senso dell’umorismo imbattibile nei confronti di chi sa come permeare la dura corazza di un genovese.

E come resistere alla sua cucina, nata da ingredienti poveri e leggeri, ma cosi’ saporita da sorprendere palati fini di tutto il mondo.

MUGUGNO E CORAGGIO

Chi e’ di Genova sa mugugnare, lamentarsi, “far cadere le cose dall’alto”; e sa riconoscere la ruffianaggine, mettersi alla prova, mollare tutto per sfidare mari e orizzonti sconosciuti e  scoprire nuovi mondi, e’ capace di rimboccarsi le mani, lavorare sodo senza perdere tempo, sopportare la fatica, dare peso alla vera amicizia, condividere gioie e intere fortune con chi se lo merita.

Ora che la osservo da lontano, Genova mi sembra sempre piu’ bella, anche se via via piu’ decadente, non sempre generosa verso i suoi abitanti e nei confronti dei suoi tanti figli sparsi per il mondo.

#ZENEIZE INSIDE

Amo questa citta’ e la sua gente in modo assoluto, e ne porto un pezzo dentro di me ovunque io vada: riconosco molte sue caratteristiche in me, e questo mi piace, mi rende profondamente orgogliosa di essere genovese.

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