Reagire agli eventi fa la differenza.

Ogni giorno assistiamo o siamo protagonisti di eventi che ci sorprendono, cambiano i nostri piani o ci spiazzano.

Alcuni accadimenti, del tutto inaspettati, ci costringono a modificare repentinamente molti aspetti della nostra esistenza.

La nostra reazione è la discriminante.

Ciò che nell’immediato consideriamo un fatto grave, duro da accettare o difficile da perdonare, nasconde necessariamente conseguenze positive, inimmaginabili a priori.

I cambiamenti inaspettati aprono scenari imprevedibili: come li affrontiamo fa davvero la differenza.

Spesso ciò che “a botta calda” sembra impossibile da superare, nel futuro si rivela un’insperata botta di fortuna, perché ci obbliga a uscire da una situazione di stallo, di immobilismo, della quale non eravamo soddisfatti, ma che non avevamo il coraggio di cambiare.

Sono davvero riconoscente a chi in passato mi ha boicottato nel lavoro, o chi ha tradito la mia fiducia: mi hanno costretto a cercare alternative e a trovare nuovi mondi, ai quali da sola non sarei stata capace di arrivare.

Perché perdere tempo?

Non voglio impiegare mesi o anni recriminando, rimuginando o mugugnando da brava genovese su eventi già accaduti.

Imparare a reagire da subito a un mio errore, o a ciò che indipendentemente dalla mia volontà mi ha buttato a terra, è una soddisfazione enorme, alla quale non voglio rinunciare.

Resilienza: questa parola, così di moda ora da essere quasi inflazionata, è per me un’arte da imparare e allenare ogni giorno.

Ma mollare tutto e re-inventarmi non è stato facile, né banale.

Ogni giorno sono piu’ felice e convinta della mia scelta di vivere qui.

Sono grata a mio marito e orgogliosa di come abbiamo lavorato duro per trasformare le nostre vite e renderle “sostenibili” qui.

Come scrivo nel mio libro, il lavoro e’ iniziato un anno prima di partire, organizzando la nostra situazione finanziaria, imparando lo spagnolo, informandoci e studiando attentamente le condizioni del luogo che avevamo scelto come nuova casa.

Spiego come abbiamo saputo aspettare, scegliendo di vivere qui per un lungo periodo prima di lasciare definitivamente i nostri rispettivi impieghi in Italia.

Racconto le piccole e grandi difficoltà che la nostra scelta richiede, quanto questo luogo sia capace di sorprenderci, emozionarci e a volte sfidarci.

Fuerteventura non e’ un’isola per tutti: il suo vento, la sua sabbia e la sua ubicazione nel mezzo dell’Oceano non rendono le cose facili.

Ricominciare da zero, in un territorio nuovo e sconosciuto, senza una reale e precisa pianificazione puo’ rivelarsi un cambio, ma in peggio.

E scrivo che mollare tutto e re-inventarmi non è stato facile, né banale: ho dovuto imparare ad amare la solitudine, a saper gestire l’enorme e prezioso patrimonio di giornate senza impegni, senza doveri. E imparare a farlo senza sentirmi in colpa…